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Fra le strutture afferenti al Dipartimento di Scienze del Suolo, della Pianta, dell’Ambiente e delle Produzioni Animali, importanza di grande rilievo ha il Centro di Sperimentazione-Azienda Pilota di Castelvolturno (CE). Ideato e voluto come “laboratorio” di Chimica Agraria tale è rimasto negli anni fino ad oggi. Nel Centro i ricercatori del Dipartimento trovano il modo e gli spazi per realizzare direttamente in pieno campo le indagini scientifiche e la sperimentazione proprie delle discipline afferenti al settore chimico-agrario. Settore che riveste ruolo di centralità nella Facoltà di Agraria, per la complessità e la rilevanza delle problematiche caratterizzate da specifico territorio culturale, connesse all’accertamento e alla definizione del chimismo dei processi e dei meccanismi fondamentali del metabolismo vegetale.
Il Centro risulta costituto da tre corpi:
- Centro Aziendale di circa 14 ha 
- Podere Fiorillo di circa 9 ha t
- Vecchio Campo di circa 22 ha.
Il centro è dotato di fabbricati sufficienti in relazioni alle esigenze aziendali, dispone delle macchine, delle attrezzature e degli impianti indispensabili allo svolgimento dei programmi scientifici e delle attività sperimentali portate avanti dai ricercatori del Dipartimento. tre corpi:
La superficie produttiva, di 45 ettari, è suddivisa in parcelle di 3300 mq che rappresentano le unità colturali, servite da impianto fisso di irrigazione a pioggia e da scoline confluenti verso capofossi per la raccolta ed il deflusso delle acque di drenaggio. Il Centro dispone di una stazione meteorologica inserita nel network nazionale dell’UCEA del MIPAF.
L’attività di ricerca è attualmente finalizzata:
- alla definizione dei criteri di ottimizzazione dei sistemi produttivi e all’applicazione di strategie innovative nel contesto di una “agricoltura sostenibile” 
- all’elaborazione di parametri di caratterizzazione del flusso dei nutrienti in particolare sistema suolo/pianta per l’individuazione di modelli di concimazione ad elevata efficienza per la razionalizzazione della produzione vegetale e per la difesa delle risorse ambientali
- al miglioramento degli interventi sulla nutrizione delle piante per controllare ed equilibrare l’ampia varietà dei fattori relativi alle caratteristiche pedoclimatiche del territorio, alle tecniche aziendali, al tipo ed alle esigenze del comprensorio del Basso Volturno.
I risultati scientifici conseguiti sono stati pubblicati su prestigiose riviste internazionali o sono stati utilizzati per la preparazione di numerose tesi di laurea e di dottorato.

Indirizzo
Via Pietro Pagliuca - 81030 - Castel Volturno (CE)

Responsabile
Vincenzo Di Meo
tel. 0823859595

 


Azienda Agraria e Zootecnica

L’Azienda Agraria e Zootecnica, precedentemente denominata “Torre Lama”, venne acquistata nel 1924 dal Ministero dell’Agricoltura e delle Foreste per scopi scientifici e didattici e fu affidata all’allora Laboratorio delle Coltivazioni dell’Istituto Superiore di Agricoltura di Portici (poi Istituto di Agronomia generale e Coltivazioni erbacee della Facoltà di Agraria dell’Università di Napoli).

L'Azienda agraria e zootecnica è una struttura ausiliaria per le attività dell'Università nell'ambito della ricerca, della didattica e della sperimentazione, nei settori disciplinari inclusi nell'area delle scienze agrarie e di quelle veterinarie. L'Azienda, in particolare, è costituita allo scopo di organizzare, coordinare e implementare, anche mediante l'adozione di tecnologie innovative, i servizi a sostegno dei programmi di ricerca applicata e della didattica pratica.

L’Azienda è ubicata a Bellizzi (SA) a circa 70 km dalla Facoltà, lungo la SS 18, nel tratto Pontecagnano-Battipaglia, e rientra nel Comprensorio di Bonifica Destra Sele.

L’Azienda Agraria e Zootecnica, con una estensione di 49 ettari, dispone di strutture destinate alla coltivazione, alla ricerca e alla didattica. È dotata di una palazzina uffici, di una sala conferenze, una piccola mensa e una foresteria con 12 stanze doppie arredate. L’Azienda è dotata di un moderno impianto serricolo costituito da tre compartimenti autonomi realizzati in acciaio e vetro e provvisti di riscaldamento. L'impianto è dotato di un fertirrigatore computerizzato centralizzato, adattabile alle esigenze sperimentali ed a servizio di tutti i compartimenti.

I risultati scientifici conseguiti sono stati pubblicati su prestigiose riviste internazionali o sono stati utilizzati per la preparazione di numerose tesi di laurea e di dottorato.

Indirizzo
Via Giustino Fortunato, 3 - 84092 - Bellizzi (SA)

Direttore
Prof. Giancarlo Barbieri

Presidente
Prof. Paolo Masi

Responsabile
Dott. Giampaolo Raimondi

e-mail:  Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.

tel. 082851110

 

L’Orto Botanico è annesso al Dipartimento di Agraria ed è sito all'interno del complesso della Reggia. Questa fu edificata fra il 1738 ed il 1742 per volere di Carlo III di Borbone su progetto di Antonio Canevari. Al Palazzo Reale erano annessi un ampio parco, oggi intitolato al botanico napoletano Giovanni Gussone, e due giardini, uno dei quali venne adibito ad Orto Botanico nel 1872 quando nella Reggia si insediò la Reale Scuola di Agricoltura.All'istituzione della Regia Scuola Superiore di Agricoltura, fu chiamato alla Cattedra di Botanica Nicola Pedicino che curò la sistemazione del nuovo Giardino Botanico che comprendeva il Giardino Soprano (7400 mq) e il Giardino segreto (1550 mq). Il Pedicino ebbe il merito di riuscire a dare finalità didattiche all'Orto senza snaturare la struttura originale; nel 1875 pubblicò il primo catalogo dei semi e nel 1877 fece costruire una serra in ferro e vetro di ottima fattura e ben integrata nel contesto del Giardino storico, recentemente restaurata. Complessivamente quindi la Direzione del Pedicino, anche se di soli quattro anni (dal 1873 la 1877), fu caratterizzata da una notevole e positiva attività per lo sviluppo del nuovo Orto Botanico. A Pedicino successe Orazio Comes il quale diede all'Orto Botanico una valenza soprattutto come area di sperimentazione agraria. Tra i vari direttori susseguitesi negli anni successivi va ricordato Giuseppe Lo Priore il quale riportò l'interesse dell'Istituto Superiore Agrario, allora diretto dall'illustre Filippo Silvestri, sull'Orto Botanico annettendovi gli appezzamenti compresi tra il Giardino Soprano ed il Grande Muro del Gioco della Pallacorda, mostrando quindi una ritrovata sensibilità per il valore monumentale e per il contesto paesaggistico. Il primo inventario delle collezioni esistenti mediante mappatura dettagliata si deve a Giuseppe Catalano che si dedicò anche all'aumento delle collezioni di specie succulente, tra cui spicca la collezione ricevuta in dono dall'Orto Botanico di Palermo. Durante la guerra la Facoltà ed il Parco furono utilizzati come base militare, il passaggio e lo stazionamento di pesanti mezzi bellici determinò la quasi totale distruzione delle collezioni dell'Orto. Nel 1948 assunse la Direzione dell'Orto Valeria Mezzetti Bambacioni che, nella devastata situazione del dopoguerra, si distinse per interventi finalizzati ad una migliore funzionalità e all'incremento delle collezioni. Va purtroppo rilevato che, comunque, in quel periodo, si tenne poco conto del valore storico-architettonico delle strutture sulle quali gli interventi del Genio Civile causarono profonde alterazioni delle originarie strutture. A partire dal 1966 la direzione è passata al prof. Paolo Pizzolongo che, con i vari curatori susseguitesi in questo ultimo periodo, ha portato all'impianto di un palmeto e alla creazione di un laghetto artificiale e di un felceto, oltre che alla recente risistemazione della collezione di succulente in una nuova e più ampia  serra.Per quanto riguarda l'aspetto architettonico sono state prese iniziative di studi e progetti finalizzati al recupero e valorizzazione dell'Orto di Portici, integrando le sue componenti storiche, botaniche e simboliche. Ne è esempio il Progetto PARADISOS, del Programma Raphael dell'UE, nel quale sono stati sviluppati i temi della conservazione, della salvaguardia e dell'accrescimento del patrimonio culturale e ambientale di vari Giardini Botanici storici tra cui quello di Portici.L'inventario delle collezioni comprende circa 4000 esemplari appartenenti a circa 1000 specie rappresentative di oltre 60 famiglie botaniche provenienti da tutto il Mondo. La collezione delle piante di ambienti desertici è senza dubbio la più importante con oltre 600 specie suddivise in diverse famiglie fra cui le più importanti sono le Cactaceae (circa 400 specie), Aizoaceae, Euphorbiaceae, Didieraceae e Agavaceae. Dal punto di vista didattico questa collezione riveste particolare interesse sia per quanto riguarda i diversi aspetti (morfologia, fisiologia, riproduzione) di ciascuna specie, sia per la possibilità di osservare direttamente esempi di convergenza evolutiva. Particolarmente ricche sono le collezioni di Mamillaria, Haworthia, Gymnocalycium, Euphorbia e Rhipsalis. Notevole interesse rivestono inoltre piante provenienti dal Sud Africa e Madagascar appartenenti ai generi Alöe, Didierea, Alluaudia e Kalanchöe. Fra le altre ricordiamo, in particolare, gli splendidi esemplari staminiferi e carpelliferi di Welwitschia mirabilis Hook dei deserti Sudafricani che ha trovato nel substrato lavico vesuviano condizioni di crescita ottimali e la curiosa Testundinaria elephantipes. Queste preziosissime collezioni sono attualmente esposte nella serra posta lungo il viale di accesso al Gioco del Pallone, nella parte più alta dell'Orto.Nei due settori sottostanti si trovano la collezione di palme e quella delle felci. Il resto delle collezioni è costituito prevalentemente da conifere (in particolare Cycadaceae), da piante insettivore e da arbusti provenienti da diverse regioni del mondo (Australia, Sudafrica, California) caratterizzate da clima di tipo mediterraneo.Il Giardino Soprano è organizzato in quattro aiuole principali in cui sono coltivate specie arboree e arbustive provenienti da varie parti del mondo, tra cui un monumentale individuo di Ginkgo biloba e specie di monocotiledoni arboree degli ambienti desertici tra cui è da menzionare la Xanthorroea preissii, specie dei deserti australiani. Un riquadro è dedicato al "Mediterraneo nel mondo". Nell'ottocentesca Serra Pedicino è in esposizione una ricca collezione di piante epifite. Lo stato di conservazione delle collezioni botaniche è eccellente, anche se richiederebbero una risistemazione secondo più moderni criteri espositivi.Una ulteriore peculiare valenza dell'Orto di Portici è data dalla sua collocazione all'interno del Bosco Gussone, che costituisce una vera e propria cornice naturale al museo delle collezioni botaniche. La secolare lecceta rappresenta, infatti, un habitat ad elevata naturalità e dall'indiscusso valore ecologico e naturalistico che contrasta nettamente con il verde strutturato dei giardini e ancor di più con il contesto fortemente urbanizzato circostante. L’Orto Botanico costituisce la sede di attività didattiche e scientifiche ed è possibile effettuare visite guidate su appuntamento.

Ubicazione
Via Università 125

Direttore
Dott. Riccardo Motti
Tel. 081 2532016

 www.centromusa.it

Serre e campi sperimentali dipartimentali del Parco Gussone di Portici


 

Serre di Agronomia

Serre di Botanica 

Serre di Patologia Vegetale

 

Serre e campi sperimentali dipartimentali del Parco Gussone di Portici


 

Serre di Agronomia

Serre di Botanica 

Serre di Patologia Vegetale

 


Presso i singoli Dipartimenti della Facoltà esistono Biblioteche specializzate, con un corredo bibliografico elevatissimo e consultabile da parte degli studenti nei giorni e nelle ore compatibili con le esigenze dei Dipartimenti medesimi.

Biblioteca

Contatti
Tel.
Dipartimento di Arboricoltura, Botanica e Patologia Vegetale
Giovanna Amato, Antonietta Amore
0812539370
Dipartimento di Economia e Politica Agraria
Anna Carfora,
Rosa Olivieri,
Maria Rosaria Amoroso
0812539245, 0812539066, 0812539113
Dipartimento di Scienza degli Alimenti
Ludovico Valanzuolo
0812539409
Dipartimento di Entomologia e Zoologia Agraria
Giuseppa Della Gatta,
Cinzia Stellato
0812539188
Dipartimento di Ingegneria Agraria e Agronomia del Territorio
 - 0812539415
Dipartimento di Scienze del Suolo della Pianta, dell’Ambiente e delle Produzioni Animali
 
0812539177, 0812539259

Presso i singoli Dipartimenti della Facoltà esistono Biblioteche specializzate, con un corredo bibliografico elevatissimo e consultabile da parte degli studenti nei giorni e nelle ore compatibili con le esigenze dei Dipartimenti medesimi.

Biblioteca

Contatti
Tel.
Dipartimento di Arboricoltura, Botanica e Patologia Vegetale
Giovanna Amato, Antonietta Amore
0812539370
Dipartimento di Economia e Politica Agraria
Anna Carfora,
Rosa Olivieri,
Maria Rosaria Amoroso
0812539245, 0812539066, 0812539113
Dipartimento di Scienza degli Alimenti
Ludovico Valanzuolo
0812539409
Dipartimento di Entomologia e Zoologia Agraria
Giuseppa Della Gatta,
Cinzia Stellato
0812539188
Dipartimento di Ingegneria Agraria e Agronomia del Territorio
 - 0812539415
Dipartimento di Scienze del Suolo della Pianta, dell’Ambiente e delle Produzioni Animali
 
0812539177, 0812539259

La Biblioteca è stata fondata nel 1872 con l'istituzione della Regia Scuola Superiore d'Agricoltura.
La biblioteca dispone di una sala di lettura e di una sala per la consultazione dei periodici.
La superficie complessiva occupata dalla Biblioteca è di 552 mq.; l'estensione lineare delle scaffalature è di m. 2900.

Patrimonio
 - sezione libri rari: n. 347
 - volumi complessivi: n. 65.000 ca.
 - periodici complessivi: n. 3.130
 - periodici correnti: n. 441

Ubicazione
al primo piano del Palazzo Reale

Orario di apertura al pubblico

Direttore
Dott. Nicola Madonna
tel. 0812539321
e-mail: nmadonna(at)unina.it

Per ulteriori informazioni clicca qui.


Attraverso il server web del Sistema Bibliotecario di Ateneo viene offerta la consultazione dei cataloghi informatizzati.

Sistema Bibliotecario di Ateneo